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Sep 5, 2023Liked by Lorenzo Ancona

complimenti, ben scritta ed interessante

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Grazie :)

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Sep 5, 2023Liked by Lorenzo Ancona

Io ho spesso fatto periodi di digital detox (da Instagram e basta perché è il social media che più mi rende schiava con il suo algoritmo), il più lungo è stato di un anno e mezzo. Poi sono stata quasi costretta a tornarci per non essere tagliata fuori in Erasmus, e ora rieccomi, a utilizzarlo tot ore al giorno. Credo che il segreto stia nel non privarsene totalmente rischiando poi ricadere nello stesso meccanismo, piuttosto di sforzarsi a farne un uso giornaliero ridotto.

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Sono d'accordo, la chiave è più un uso consapevole che azzerarlo!

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Complimenti per l’articolo, ricco di spunti interessanti.

L’idea di digital detox non mi ha mai convinto a pieno: come giustamente noti anche tu nell’articolo, è impossibile nel 2023 vivere normalmente senza social. Anche se li disinstalli dal tuo telefono i social sono sempre lì: magari non li usi tu, ma i tuoi amici, il tuo partner, la tua famiglia, i tuoi colleghi sì. Non se ne scappa: il mondo in cui vivi è comunque un mondo con i social. Per esempio, puoi decidere di non informarti su Twitter ma andando in edicola a comprare un bel giornale cartaceo come ai vecchi tempi, ma quel giornale cartaceo è fatto nel modo in cui è fatto anche perché esistono i social. Non è possibile fare letteralmente a zero dei social, perché l’importanza dei social non si limita all’uso che ne faccio io.

Detto questo, l’uso individuale è comunque importante, ed è sempre possibile limitarlo (e io personalmente consiglio di farlo il più possibile). Ma non mi piace l’idea che per ridurre il proprio utilizzo dei social uno si ritrovi davanti al bivio: o tutto o niente. In questo modo ci si dà un obiettivo che in molti casi è quasi impossibile da raggiungere, e allora ci si convince che non si può fare niente, che non c’è alternativa.

Trovo più sensato invece ridurre gradualmente l’utilizzo, con una sempre maggiore attenzione nella selezione degli elementi per noi più importanti.

Ho già scritto troppo, ma ci tenevo a fare ancora due brevi annotazioni sul tuo articolo:

1) Nel tempo passato senza social (non)facciamo niente: vero, solitamente lo scrolling inizia quando non abbiamo niente di meglio da fare. Il rischio è però che una volta che iniziamo a scrollare perdiamo lo stimolo a cercarlo, quel qualcosa di meglio da fare, privandoci quindi di potenziali esperienze interessanti.

2) Mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa su se e come il tuo detox abbia influenzato la tua capacità di concentrazione e quindi la tua “produttività” nello studio o nel lavoro. Personalmente è proprio in questo ambito che considero maggiori i benefici di un “detox”.

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Grazie per il commento. Come ho scritto,

1. difficile immaginare starne fuori perché comunque tutti gli altri ci stanno dentro

2. è più interessante provare a ridurre l'uso ed esserne consapevoli che toglierli di botto; meccanismo simile a quando si smette di fumare

Rispetto alla produttività, ero su un'isola nel nulla in vacanza, quindi non avevo molto da produrre :) Però, una cosa la so: ho letto tantissimo, e spesso prendere il libro era la risposta alla domanda "Cosa posso fare altrimenti?"

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