Questa che leggi è una ultima Artifacts.
O meglio, è l’ultima Artifacts in italiano e - come in realtà da un po’ - settimanale.
Dalla prossima settimana, Artifacts uscirà tendenzialmente una volta ogni due settimane. Tendenzialmente perché so che a volte romperò questa regola e uscirà anche nei martedì NO.
E, poi, sarà in inglese. Che sì, lo so, “che noia”, ma se proprio non lo tolleri ci sarà comunque sempre un link ad una versione tradotta in italiano.
Sulla cadenza, la scelta nasce da due fattori:
Ho iniziato Artifacts da studente e ora - per fortuna o sfortuna - lavoro, quindi il weekend ammetto avere un significato diverso e credo sia sano voler rallentare un po’;
Con un caro amico stiamo lavorando ad un’idea tangenziale ad Artifacts, che prenderà vita nei prossimi mesi, ma richiede un po’ di tempo.
Sulla lingua, l’idea è di provare a espandere la community di Artifacts e, di riflesso, provare a renderla ancora più interessante con qualche ospite in più o simili. Una sfida, sì, ma può valerne la pena.
Allora, dato che questa Artifacts è un po’ di transizione e marca il primo compleanno dal lancio, guardiamo un po’ indietro, all’anno passato.
Che è sempre utile per prepararsi a quello che verrà.
E lo facciamo con un alfabeto, del quale ogni lettera rappresenta un tema o qualcosa di simbolico delle Artifacts dello scorso anno.
Un po’ un amarcord, magari bello per chi è a bordo da settembre 2023 o anche utile per chi è arrivato nel corso dei mesi. Siamo quasi 700, wow.
E, tra l’altro, se magari conosci qualcuno da introdurre ad Artifacts, questa è una bella edizione di recap. Basta inoltrare la mail :)
Infine, a proposito di chi, ad un certo punto più o meno distante nel tempo, si è iscritto, mi piace pensare che quella che è forse l’ultima parola (non di contenuto) in italiano di Artifacts (🥲) sia semplicemente un grande, gigantesco, sentito: GRAZIE ❤️
L’Alfabeto
Artifacts - scontato, ma necessario. Con “artefatti” si abbraccia qualsiasi cosa possa essere tecnologia, richiama poi “Do Artifacts have politics”, il paper dal quale è scaturito qualche anno fa il mio interesse per questo aspetto socio-politico della tecnologia.
Biometria - sorveglianza facciale e riconoscimento biometrico sono stati tra i temi forse più tecnici trattati. Lo avevamo fatto parlando di ClearviewAI ma poi anche di come in Grecia questi sistemi vengano abusati contro l’immigrazione.
Collettiva - è una delle chiavi in cui abbiamo visto l’Intelligenza Artificiale, ripercorrendo l’esercizio che ha fatto Anthropic (azienda da tenere sott’occhio) per scrivere una costituzione dei suoi tool di IA.
Detox - era stata la #1 e poi anche una delle più recenti, aggiornata in formato guida. Credo sia sempre interessante guardare il nostro rapporto con cellulare & social con distacco e capirne la natura di “default” che ha assunto.
Eco - molti, parlano di ‘echo chambers’ o ‘filter bubbles’ rispetto a come assumiamo informazioni online. Interessante, forse un po’ retorica. Con Chris Bail avevamo visto che forse bisognerebbe parlare di prismi più che altro.
Filterworld - lo splendido libro di Kyle Chayka su come il nostro consumo culturale sia filtrato e determinato dai trend o da ciò che è virale e, alla fine, viene cambiato anche il nostro comportamento offline.
Giochi - una delle più divertenti da scrivere è stata quella sul Gameboy insieme a
. La console che ha cambiato tutto senza rivoluzionare niente. Ma di giochi avevamo parlato anche per innovare la democrazia. Parkour :)Hyperlink - ciò che ha cambiato Internet, che ha dato vita al Web, e che è la premessa di una realtà poi tradita con il peccato originale di Internet. E molto altro in una delle interviste più belle di Artifacts, col mio amico Tommi.
Interoperability - una delle idee più coraggiose degli ultimi anni di Internet. Si tratta di pensare che Internet non sia più di nessuno e, quindi, distribuita tra gli utenti.
Jobs - Ammetto di avere un debole per Steve. Personaggio affascinante, istrionico, da studiare. No idoli, ma quello che ha fatto con Macintosh, beh, wow.
Leggere - la fonte del direi 85% delle idee alla base di Artifacts. Quest’estate ho letto cose stra interessanti e ricaricato i serbatoi per i mesi che verranno.
Media - una sfera che vorrei diventasse uno dei temi centrali di Artifacts nei prossimi mesi. Qualcosa lo abbiamo già visto nella bagarre NYT-OpenAI o sulla disinformazione e cosa farne a riguardo.
Newsletter - il formato di Artifacts, sì, ma anche un formato media che resiste alla tirannia degli algoritmi di raccomandazione e ci riporta ad un Internet più da community. Avevo scritto una meta-riflessione.
Open - e quindi la necessità di trasparenza, sui processi delle aziende che cambiano il mondo, sulle enciclopedie online e, spero, presto molto anche sull’IA Open Source. Qualcosa bolle in pentola.
Perplexity - non ho timore di dire che Perplexity o un prodotto simile siano il futuro della ricerca online e dell’IA. Ma ci sono tutta una serie di problemi, oltre che delle soluzioni che stiamo sperimentando.
Quotes - sono un grande appassionato delle citazioni di grandi pensatori. Avevo raccolto le mie preferite per un regalo di Natale di Artifacts e a tutti i nuovi iscritti arriva un file con le cit che hanno ispirato Artifacts.
Red Line - quella della disinformazione e di cosa, concretamente, possiamo fare per rendere Internet più sicuro senza però colpire la libertà di espressione. Delicato, sfumato, complesso, ma ci avevamo ragionato.
Scaffale - la sezione con tutti i libri di Artifacts, che sono anche raccolti qui in un formato facile da consultare.
Training - quello delle AI, che pare abbiano rubato tantissimi libri e che, soprattutto, pone poi un tema etico se vogliamo delle AI che perpetuano il mondo com’è o una realtà verso la quale vorremmo tendere.
Unione Europea - e un grande grazie per DMA, DSA, AI Act e compagnia cantante che non fanno mai esaurire le cose di cui parlare. Più avanti qualcosa anche su cosa costruiamo, al di là delle regole.
Villaggio - ci siamo illusi che i social potessero essere la piazza dei villaggi virtuali in cui viviamo, salvo poi realizzare che sono spazi privati, con un certo set di incentivi e, alla fine, vincoli sui quali è anche difficile lamentarci.
Web - ok, vasto. L’arena in cui succede tutto, forse con una grande promessa tradita, continueremo a vederne insieme le tante dinamiche
X-Road - il sistema di dati alla base dell’Estonia, uno dei paesi più digitalizzati al mondo. Un auspicio, poi, di esplorare un po’ di più questa vicenda della digitalizzazione dei governi.
Zuckerberg - Mark regala sempre argomenti, anche lui. Tanto abbiamo visto sul se vorremmo / dovremmo pagare per la privacy sui social di Meta e, poi, anche cosa succede sulla sicurezza dei bambini online, specie negli US
Save for Later
🟢 IMPORTANTE: Un’amica sta scrivendo la sua tesi su come l'Intelligenza Artificiale viene usata nelle strategie ESG delle aziende. E ha bisogno di un aiuto con un questionario velocissimissimo, grazie! 🟢
Mentre arrestano il CEO di Telegram in una vicenda che esploreremo, la Presidente di Signal fa un’intervistona.
Cosa serve per lanciare una start-up in Italia? Tempo, soldi e troppa pazienza.
Forse l’IA può rendere i dibattiti online lievemente più civili, ha trovato Chris Bail.
Che in realtà le potremmo combattere le immagini fake, ma non ci stiamo mettendo d’accordo.
Magari è il caso che l’UE cominci a costruire qualcosa? Sarà la prima trasferta di Artifacts, more to come soon :)
Alla fine Harris e Trump non la pensano così diversa, ma lo vediamo presto anche questo
Lo Scaffale
L’avevo letto nel 2019 quando era uscito e mi sembrava incredibile. L’ho riletto quest’estate e mi ha fatto capire quanti progressi abbiamo fatto su questi temi. “The People vs Tech” è una lettura utile, con delle coordinate precise su alcune questioni essenziali.
📚 Tutti i libri consigliati in Artifacts sono raccolti qui
Nerding
Ora, non so bene se davvero questa cosa dell’IA può sostituire chi programma. Però so che una roba come Cursor.ai è abbastanza senza precedenti e apre tante possibilità anche per chi ha 0 conoscenza del coding.
Pausa Caffè? ☕
Che tu legga Artifacts da qualche settimana, mese o dall’inizio, credo abbiamo qualche battuta da scambiare.
Allora, se vuoi chiacchierare dei temi di Artifacts o sei solo curiosa/o…